E' PIU' DIFFICILE.. - .. trovare un brasiliano con i piedi storti o un ago nel pagliaio? Nel calcio ogni nazione sforna in continuazione talenti 'specializzati' in alcune caratteristiche: in Italia siamo bravi a difendere, in Spagna (sopratutto ultimamente) sfornano centrocampisti da urlo, e in Brasile ci sono i migliori giocatori dalla trequarti campo in sù. Non fa eccezione il brasiliano
Caio Canedo Corrêa, noto semplicemente come
Caio.
Nasce il 9 agosto 1990 a Volta Redonda, cittadina nota anche come "la Città d'Acciaio". Trasferitosi negli Stati Uniti da piccolissimo, torna in patria proprio per conseguire il suo sogno di diventare calciatore: inizia nelle giovanili del club della sua città nativa. In verità prima cercò di approdare nelle selezioni U17 del San Paolo, ma ci furono incompresioni sull'accordo, e successivamente fece un provino con l'Udinese: tutto bene, ma i friuliani non riuscirono a liberare un posto da extracomunitario per far spazio a lui. Poco male, il giovane attaccante sudamericano si mette in mostra nel Volta Redonda tanto da valergli l'interesse (ed il conseguente acquisto) da parte del Botafogo, che prima lo ingaggia in prestito e poi lo acquista definitivamente. L'anno della svolta è il 2010: il Botafogo, a sorpresa, vince il campionato carioca e Caio risulta decisivo in alcune partite entrando dalla panchina risolvendo le gare, guadagnandosi l'appellativo di
Talismã, cioè talismano.
Dopo le diverse apparizioni con la maglia del
Fogo sulla seconda punta si scatena l'interesse di diverse società italiane in primis: si ripropone l'Udinese e piombano su di lui Palermo e Fiorentina.
9 MILIONI DI EURO.. - .. si dice abbia offerto l'Udinese per il giovane verdeoro: offerta respinta, il Botafogo vuole almeno 12 milioni per mollare il talento. Caio è una classica seconda punta che può giocare anche da trequartista eccellendo in agilità e velocità condite da un buon dribbilng. Fisico non proprio da corazziere (176 cm x 70 kg). Si esalta negli spazi, è anche dotato di una discreta intelligenza tattica. A 'stonare' il tutto è l'esperto agente FIFA in calcio sudamericano Sabatino Durante, che a
Palermo24.net dice: "
Caio? E' un buon giocatore - ammette -
ma niente di eccezionale, al momento. Ha giocato poco, potrebbe migliorare negli anni". Beh, se gente come Gasparin, Sabatini e Corvino hanno visto qualcosa in lui un motivo ci sarà, no?
Salvatore Affronti per
generazioneditalenti.com